EVANGELI..ZZANTI!

Quando tre anni fa, e ringrazio Dio per questo, mi sono unita al “giro del mercoledì”, come lo chiamiamo noi partecipanti (momento di incontro con i senza fissa dimora nei pressi di San Pietro), non potevo davvero immaginare che sarebbe stata un’esperienza così piena, vera, coinvolgente e che avrebbe trasformato la mia vita diventandone parte integrante, tanto da convertirla, cambiarla nell’intimo.
Si, proprio così, perché all’inizio pensavo: “andiamo per dare qualcosa”, per “fare qualcosa per gli altri”… poi, coltivando l’esperienza il “per dare qualcosa” si è trasformato in “per donare e ricevere.. qualcuno!”; “gli altri” sono diventati FRATELLI, AMICI ; il “ per dare qualcosa” è diventato relazione, scambio, reciprocità, che non vuol dire per forza fare, piuttosto ESSERCI gli uni per gli altri: questo per me è stato una rivoluzione!

Ho trascorso, per fare un esempio, lunghi momenti di silenzio in compagnia di un senza fissa dimora, un silenzio però abitato in cui entrambi abbiamo ricevuto : io il dono di godere della presenza di Dio e questo semplicemente stando accanto a M. su uno scalino di una chiesa, senza fare o dirci nemmeno una parola, al tempo stesso magari M. si è sentita meno sola, accettata, riconosciuta nella sua identità…almeno da parte mia ho provato una gioia indescrivibile!
Credo di poter riconoscere che l’aspetto più particolare, più bello e che mi ha spiazzato maggiormente nel tempo, è stato rendermi conto che in qualche modo (un gran bel modo!!) i nostri amici senza fissa dimora, sono stati, e sono loro stessi, a evangelizzare le nostre vite…più loro che noi certamente!


Si, sono capaci di gesti, pensieri, atteggiamenti che ci parlano di Dio, di fratellanza, di comunione, e lo fanno in modo così semplice, naturale.. spiazzante! Credo ne siano capaci in quanto LIBERI, e POVERI del TUTTO che a noi invece piace tanto (in realtà ci imprigiona) e per questo riescono ad essere e a dare veramente…vivono infatti di essenzialità, senza sovrastrutture mentali e con una dose di sofferenze e disagi, che credo contribuiscano ad affinare sensibilità, personalità, cuore!
Nel tempo mi è capitato di restare colpita da alcuni gesti, immagini che testimoniano questi loro atteggiamenti evangelizzanti e che non resistito a fermare con uno scatto fotografico.

Spero che queste “foto” possano parlare al cuore di tutti voi come hanno parlato al mio e che non mi stanchi mai di essere sorpresa dai gesti di cuore di cui sono capaci gli essere umani e di credere nell’umanità, anche se c’è tanto altro che non può essere fotografato e che ci fa molto bene: tutto ciò che accade che ogni volta che incontriamo qualcuno! Che possiamo saper cogliere l’occasione!!

M. mi insegna come stare davanti al Signore : riposare davanti a Lui, completamente abbandonata!

Durante la Settimana Santa A. ha esposto la palma fuori dalla propria casa

Tra il disagio, le difficoltà, le proprie fragilità, sul proprio comodino c’è spazio per anche per “La Sacra Scrittura”
Sfruttare un talento, usare ingegno, la propria creatività utilizzando , materialmente parlando, quello che si ha, che si può, e divertirsi svolgendo il proprio lavoro
Un dono semplice, “povero” ma ricco, fatto col cuore, ricevuto in occasione di una visita in ospedale a D., un amico senza fissa dimora ricoverato: parte del suo pasto
Fr. M. ha donato un libro personale, cui era molto legato, a un amico senza fissa dimora che chiedeva la storia di San Francesco ( i nostri amici ci aiutano a donare senza riserve..)
Un disegno davanti al proprio letto sotto un ponte: saper andare oltre ciò che vedi, sognare, immaginare, trasformare il pensiero, sperare un mondo diverso, vedere da un’altra prospettiva, rendere più bello l’orizzonte che hai davanti
Il dono di una bomboniera per ricordare un evento importante, confezionata intelligentemente, con quello che si ha a disposizione senza sprecare, fatta a mano e soprattutto con il cuore, un pensiero personalizzato, pensando proprio a te!
La riconoscenza gratuita, semplice..
In ultimo amo questo scatto perché esprime quanto ho da imparare e prendere, partendo certamente da uno scalino più basso!

“ Noi non siamo e non saremo mai la risposta (alla persona povera) ma siamo il tramite di una risposta che realizziamo attraverso la condivisione diretta che è mettere la propria vita con la loro vita, facendoci carico della loro situazione, mettendo la nostra spalla sotto la loro croce, accettando di farci liberare dal Signore, attraverso di loro”
Don Oreste Benzi

Maria Pia

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